L'USO DEL MAKE-UP NEL 1800


Quando la regina Vittoria salì al trono l'uso dei cosmetici diminuì in maniera considerevole.

Durante l'epoca vittoriana infatti vigeva un rigido codice morale: valori religiosi e sobrietà sessuale.

In questo periodo infatti i cosmetici venivano considerati prodotti che solo le attrici e le prostitute potevano utilizzare; queste infatti utilizzavano colori forti per i loro trucchi mentre la vera donna vittoriana faceva scarso uso del make-up impiegando solo tonalità delicate che si addicessero ad una donna fragile e sobria.

La pelle bianchissima era simbolo di nobiltà e le signore vittoriane erano solite cospargersi la pelle con ossido di zinco (una polvere minerale) ed arrivavano anche a dipingersi sul viso delle sottili linee blu come per risaltare le arterie ed enfatizzare il pallore.

Un'usanza tipica di quel periodo era quella di bagnare guance e labbra con del succo di barbabietola rossa che, per contrasto, avrebbe risaltato le occhiaie.

Le sopracciglia, molto spesso, venivano completamente depilate.

Nella seconda metà dell'800 grazie all'evoluzione della chimica vengono prodotti su scala industriale ombretti e rossetti.